Letterato e medico italiano. Chirurgo a Napoli, a Pisa, a Lucca, nel 1702
seguì una carovana mercantile nelle Indie Orientali. Medico e capitano
delle guardie del re di Travancore, divenne colonnello aiutando gli Inglesi
contro il nababbo Tip-Saib. Nel 1802, tornato in Italia, fu bibliotecario della
principessa Elisa Baciocchi, quindi diresse il museo di scultura a Carrara e
fece parte dell'Accademia degli Oscuri. Lasciò traduzioni dal greco,
dall'inglese (notissima quella del
Paradiso perduto di Milton) e dal
latino; celebri furono le sue
Lettere sulle Indie Orientali e i
Commentari alla rivoluzione francese (Pontito, Pistoia 1763 - Lucca
1834).